Da quasi un mese Israele massacra ogni giorno centinaia di uomini, donne e bambini di Gaza. Le manifestazioni a sostegno del popolo palestinese sono state vietate in Francia e in Germania, in quest’ultima con il consenso della sinistra ufficiale. In Italia, chiunque sostenga la lotta di liberazione del popolo palestinese rischia l’accusa di essere antisemita o terrorista. Ma le intenzioni genocide del governo israeliano diventano ogni giorno più chiare, lo scontento monta e le manifestazioni per la Palestina continuano a chiedere inutilmente alla comunità internazionale di fare qualcosa.
Che fare? La risposta di tutta la sinistra è più o meno la stessa: denunciare i crimini di Israele in modo che la comunità internazionale apra gli occhi e fermi il massacro. Ecco ad esempio Potere al Popolo, che è tra i principali organizzatori del corteo contro la guerra del 4 novembre:
“1) Fare girare informazione corretta, le immagini dalla Palestina che i nostri media non mostrano, costruire identificazione anche con la parte palestinese, presentata dai nostri media come “Altro” e “nemico” (...) 2) Fare pressione sul nostro Governo, sulle istituzioni internazionali, sulle strutture di potere USA in Italia per impedire che Israele entri nella Striscia e acuisca il massacro, chiedere un cessate il fuoco e un negoziato vero che ponga al centro l’esistenza e l’autodeterminazione del popolo palestinese. Si può fare con le mobilitazioni di piazza, con i social, con il mail bombing, con le campagne di Boicottaggio, Disinvestimento e sanzioni. (…) 3) Se Israele dovesse entrare nella Striscia, scendere in piazza, occupare scuole e università, spingere per uno sciopero generale, per segnalare in tutti i modi la nostra contrarietà” (poterealpopolo.org, 18 ottobre).
Siamo realisti: far girare informazioni corrette, segnalare la propria contrarietà, fare mail bombing con i video dell’orrore che vivono i palestinesi non cambierà niente. Joe Biden, Olaf Scholz, Giorgia Meloni e la “comunità internazionale” di ladri e assassini imperialisti che domina il mondo e aiuta Israele nella sua impresa omicida, non cambierà strada perché gli “uomini di buona volontà” mostrano a tutti cosa succede. I governanti imperialisti sanno benissimo cosa sta succedendo e hanno deciso di tracciare uno spartiacque: Israele è un loro avamposto e lo difenderanno fino in fondo. Le mozioni dell’Onu, i camion di aiuti umanitari mandati col contagocce, i summit, servono solo a confondere le masse lavoratrici. (continua...)